Oggi ritorniamo a Muscat. La prima tappa è una spiaggia, White Beach, lasciamo l'autostrada a Fins e prendiamo una sterrata che costeggia il mare. Ci fermiamo in un punto dal quale possiamo arrivare al limite della scogliera rocciosa che si affaccia sul mare. Ammiriamo le onde frangersi contro le rocce e per un attimo affiora una tartaruga diretta, forse, a Raz Al Jinz a deporre le uova !
Più avanti troviamo la spiaggia e ci rilassiamo un po', è il primo giorno dai ritmi tranquilli.
Seconda tappa Qahlat, è un sito archeologico, in teoria chiuso al pubblico, ma non è recintato. Si tratta di una importante città visitata da Marco Polo e da Ibn Battuta che è stata prima semi distrutta da un terremoto e poi definitivamente rasa al suola dai portoghesi nel 1508. Parcheggiamo e saliamo sulla collina, le rovine sono estese e non pare che ci sia stata molta attività di restauro tanto che per terra si trovano pezzettini di antiche ceramiche cinesi e persiane. Si vedono i resti di muri e qualche costruzione abbozzata ma l'unica cosa che rimane in piedi è il Mausoleo di Bibi Maryam (Maria)
Quanto un violento terremoto distrusse la città il mausoleo rimase in piedi. Tutti credettero che Dio avesse detto agli angeli di proteggere il riposo eterno di Bibi Maryam
Omani Folk Tales, tradotta da Khalij
Il Mausoleo di Bibi Maryam |
Lungo la strada ci vediamo un ultimo forte, quello di Quryiat e poi siamo di nuovo a Muscat. Qui abbiamo una pessima idea, decidiamo di andare alla Hertz in città per recuperare i documenti del noleggio per portarli domani mattina all'aeroporto; iniziamo a girare lungo le arterie che attraversano la città che si allunga lungo la costa, la parte nuova è difficilmente percorribile senza indicazioni precise e ogni errore ci costringe ad andare verso l'uscita autostradale successiva; perdiamo la prima macchina nel traffico e poi (dopo avere avvistato la Hertz in direzione opposta) ci perdiamo pure noi. Poiché l'albergo è lo stesso del primo giorno decidiamo di andare li, segnaliamo la nostra decisione con un SMS e proviamo, ci perdiamo di nuovo ma questa volta con costrutto, siamo finiti a Qurum Heights il quartiere super figo di Muscat dove vediamo case bellissime e case enormi e appariscenti ma dove tutte le strade finiscono in un vicolo cieco! Torniamo sui nostri passi e finalmente siamo all'albergo.
Per cena torniamo al Marina Hotel perché le ore passate in macchina ci inducono a rinunciare ad un'altra uscita.
Agli Omaniti il nostro capodanno non interessa molto ma molto carini mentre noi brindiamo con la bottiglia di spumante portata dall'Italia ci augurano buon anno!
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