24 Dicembre 2013



IL MUEZZIN
La prima mattina, grazie anche al sonno profondo post viaggio, non avevamo sentito nulla ma ora, poco prima dell'alba, sentiamo intonare, come in tutti i paesi di religione mussulmana, il canto del Muezzin che viene ripetuto cinque volte al giorno ad orari molto precisi (Fajr, Dhuhr, Asr, Maghrib, Isha) per ricordare ai fedeli l'obbligo della preghiera. Gli orari sono prestabiliti e dipendono dall'ora dell'alba e del tramonto, per esempio a Roma gli orari sono : Orari Preghiera a Roma
Il Muezzin canta dalla cima del minareto spesso aiutato da altoparlanti di varia potenza e debbo dire che, in base alla mia esperienza, non sempre è pienamente intonato. Chi volesse sapere cosa viene detto dal Muezzin durante l'Adhan può guardare su Wikipedia. Se poi, invece, sentite la mancanza del suo canto potete riascoltarlo facilmente su YouTube


Ci alziamo presto (alle 6:30) perché la giornata si prospetta piuttosto lunga; facciamo colazione e andiamo a visitare il mercato del pesce che è proprio di fonte all'albergo. Il mercato è in piena attività e  i pesci oceanici si mescolano a colorati pesci tropicali. Sono tutti molto impegnati, alcuni sfilettano pesci ed altri contrattano con chi è venuto a fare la spesa o con compratori all'ingrosso che acquistano quantità più abbondanti di pesce. Luciana e gli altri sei autisti delle macchine (due per macchina) devono andare alla Hertz per ritirarle; qualche disguido col pulmino e i nostri soliti ritardi ci fanno perdere molto tempo e sono oltre le dieci quando ritornano con le nostre tre Toyota Prada e possimao partire. Le macchine sembrano in buone condizioni anche se non particolarmente nuove, la nostra ha ancora un lettore di audio cassette ... ma nel complesso si riveleranno più che affidabili. Antonella ed io ci ritroviamo con Marta nella macchina guidata da Matteo e Maurizio, i nostri bravi M&M's.

Un breve percorso autostradale lungo la costa ci porta a Barka ed al suo forte. Qui avremmo dovuto vedere le barche rientrare e scaricare il pesce al mercato ma è tardi ed il mercato e vuoto è i pesci sono  già nei tegami  ... . Il forte è molto bello ed è particolare con la sua torre ottagonale.

Il forte di Barka
A causa del ritardo mattiniero saltiamo la visita al Bait Na'aman che dalla descrizione sulla Rough Guide e dalle fotografie sembra valere invece una visita.

La prima parte del viaggio si svolge tutta lungo la catena montuosa che scorre parallela all costa nel nord-ovest del paese, il clima sarà fresco e i paesaggi a volte verdeggianti.

Lasciamo la costa per salire verso le montagne del Western Hajar, catena montuosa che parte da Dubai e attraversa tutto l'Oman fino ad arrivare alla costa orientale. La parte Occidentale verso la quale ci dirigiamo è quella con le montagne più alte che visiteremo nei prossimi giorni. Il nome montagne dell'hajar in arabo vuol dire montagne di pietra (جبال الحجر) nome meritato per queste montagne rocciose e brulle.

Una buona strada asfaltata ci porta a Nakhal piccolo villaggio famoso per il suo forte, poche gocce di pioggia ci bagnano mentre iniziamo la visita ma saranno le uniche di tutto il viaggio. Il forte è in una posizione spettacolare e lo visitiamo con curiosità; come sempre accade l'insediamento è accanto ad un palmeto.

Il programma prevederebbe un salto alle sorgenti calde di Ain a’Thawwarah ma abbiamo poco tempo e la salita su strada sterrata che ci attende ci costringe a ripartire di corsa, peccato !!! Bisogna partire presto e non perderle.

Le sorgenti calde
Prendiamo la strada che sale sulle montagne e che viene descritta come uno splendido ma impegnativo percorso fuori strada attraverso il Wadi bani Awf.

Lo uadi, al plurale uidian (arabo وادي, wādī, pl. وديان, widyān), è il letto di un torrente, quasi un canyon o canalone in cui scorre (o scorreva) un corso d'acqua a carattere non perenne. Si trova generalmente nelle regioni desertiche, ad esempio nel Sahara o nei deserti della Penisola araba (Wikipedia).

All'inizio la strada è asfaltata (stanno asfaltando tantissimo e molte mete che richiedevano lunghe ore di viaggio ora sono facilmente raggiungibili e lo saranno sempre di più in futuro), iniziamo a chiederci se questo che viene descritto come un impegnativo percorso fuori strada sia del tutto scomparso sotto l'asfalto; dopo qualche chilometro però la strada diventa sterrata ma ancora facilmente percorribile. Il paesaggio è splendido e viaggiamo nel letto del torrente che ora è un piccolo ruscelletto ma che dopo una pioggia abbondante deve essere impetuoso.
La salita lungo il Wadi Bin Awf
Saliamo fino al villaggio di Balad Sayt, la strada è ora a tratti più impegnativa. Al villaggio ci dicono che dobbiamo salire ancora mille metri e in cima troveremo la nebbia, in effetti non vediamo la cima delle montagne immerse nelle nuvole. Il villaggio è un gruppetto di case su un'altura circondato da degli orti verdi, tutto intorno la montagna nuda.

Balad Sayt
La strada ora è ripida, in dei punti facciamo fatica a salire perché il terreno è sabbioso, inizia la nebbia, la visibilità diminuisce e saliamo fino a poco oltre 2000 m. di altezza, una volta superato il passo la nebbia inizia a dissolversi e ci godiamo uno splendido tramonto. La strada ora è buona e ci dirigiamo velocemente verso Nizwa dove dormiremo tre notti al Al-Diyar Hotel.
Cena buffet nell'albergo, come tutti i buffet abbondante ed anche non male.

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